Ricetta del medico, cambia tutto: ecco da quando e cosa sta per succedere

Ricetta del medico, cambia tutto. La manovra 2025 ha previsto alcune riforme in merito alle tradizionali prescrizioni: cosa succederà. 

La sanità si avvia, in modo spedito, al compimento di quel processo di digitalizzazione che è in corso già da qualche anno. L’avvento del Covid ha poi accelerato alcuni processi, che hanno dato la possibilità ai medici di famiglia di potersi avvalere di email e messaggistica per potere avere contatti continui con i propri pazienti e inviare loro le varie ricette. Un metodo che non tutti hanno accolto con favore, soprattutto le persone anziane abituate a recarsi allo studio medico e avere contatti diretti.

Ricette mediche dematerializzate
Ricette bianche online-foto pixabay- ilmaggiodeilibri.it

La manovra 2025 ha previsto, tra le tante novità, quella della scomparsa graduale della ricetta bianca, che prossimamente verrà dematerializzata. I pazienti riceveranno un codice, e non più la classica prescrizione cartacea, con cui potranno ottenere il medicinale. Basterà consegnare al farmacista il numero ricevuto, quest’ultimo saprà esattamente che farmaco è stato richiesto. Una procedura apparentemente semplice, che snellisce il pesante lavoro dei medici generici e che fa risparmiare molto tempo.

Tuttavia adeguarsi alla dematerializzazione della ricetta bianca non sarà proprio una passeggiata. Spesso i fruitori di medicine sono persone anziane, poche inclini ad usare i nuovi mezzi di comunicazione. Farli abituare al nuovo sistema sarà impegnativo e richiederà anche la pazienza dei tanti farmacisti, che sono coinvolti in prima persona nella rivoluzione. I medici potranno anche prescrivere i farmaci a pagamento.

Ricetta bianca digitale: vantaggi e limiti

La ricetta rossa è dematerializzata già da qualche anno e ha apportato notevoli vantaggi. Con la normativa disposta dalla manovra 2025 anche quella bianca subirà lo stesso percorso. I farmaci interessati sono quelli che rientrano fascia C, tendenzialmente a pagamento. 

ricette digitali cambiamento
Nuova normativa ricette digitali-foto pixabay- ilmaggiodeilibri.it

I più comuni sono: il paracetamolo e il diclofenac, gli antibiotici e i cortisonici, ma anche la pillola anticoncezionale e le benzodiazepine. Tra i vantaggi apportati dalla normativa, oltre che ridurre i tempi per ottenere la ricetta, quello di evitare una cattiva interpretazione da parte dei farmacisti in merito a quanto prescritto dal medico.  Tuttavia il cambiamento non è esente da critiche.

C’è chi infatti è convinto che il sistema informatico in corso non è ancora adeguato, potrebbe subire blocchi e rallentamenti con effetti collaterali rilevanti su medici, malati e anche farmacisti: “il rischio è che la misura non tenga conto dell’attuale capacità del sistema informatico di sostenere un carico esclusivamente digitale“, ha così commentato Silvestro Scotti, segretario della Fimmg, la novità apportata dal Governo Meloni.

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