La Legge 104, articolo 3, comma 3, è un pilastro fondamentale nel panorama delle tutele sociali in Italia, mirando a supportare le persone affette da patologie gravi.
Questa normativa offre benefici non economici vitali come il congedo straordinario di tre giorni al mese e la possibilità di usufruire di alcune ore al giorno retribuite o gratuite. Ma quali sono le condizioni mediche che aprono le porte a tali agevolazioni? Scopriamolo insieme.
Alcune tra le malattie più diffuse, infatti possono creare la condizione per la quale un paziente possa ricevere tutte le agevolazioni previste dalla legge 104.
Le malattie dell’apparato cardiocircolatorio rappresentano una vasta categoria che incide profondamente sulla qualità della vita degli individui. Tra queste si annoverano condizioni come aritmie e coronaropatie, con un’invalidità minima del 71%, oltre a miocardite, trapianto cardiaco e vulvulopatie severe, considerate gravi con una soglia d’invalidità del 70%. Non vanno dimenticate patologie come la pericardite cronica e la cardiopatia ipertensiva, anch’esse riconosciute ai fini dell’accesso ai benefici.
Le difficoltà respiratorie limitano significativamente l’autonomia personale. In questa categoria rientrano le broncopatie asmatiche gravi e le apnee notturne severe, per cui è necessario dimostrare un grado d’invalidità pari o superiore al 70% per accedere alle agevolazioni previste dalla Legge 104 in forma grave.
Anche l’apparato digerente può essere sede di disturbi severi quali il trapianto d’intestino o malattie infiammatorie croniche intestinali come il morbo di Crohn o la rettocolite ulcerosa. Per queste patologie è richiesta una percentuale minima del 60% d’invalidità.
Per accedere agli aiuti previsti dalla legge 104 è necessario rientrare in una di queste categorie
Condizioni osteoarticolari come artrosi gravi o amputazioni (gamba, braccio o coscia) impongono valutazioni specifiche per stabilire il grado di invalidità necessario per fruire dei benefici legati alla legge.
Le malattie neurologiche includono condizioni debilitanti quali sclerosi multipla con EDS pari o superiore a 6, morbo d’Alzheimer, Parkinson ed epilessia con crisi frequenti. Queste richiedono una percentuale minima dell’80% per accedere ai vantaggi previsti dalla normativa.
Disturbi psichiatrici severi tra cui schizofrenia e disturbo schizo-affettivo oppure depressione maggiore e disturbo bipolare sono contemplati nella Legge 104 “grave”, richiedendo un grado d’invalidità compreso tra il 70%-75%.
Condizioni estreme relative all’apparato visivo come l’ipovisione grave fino alla cecità parziale o totale sono considerate ai fini dell’accoglimento dei benefici della legge.
Per quanto riguarda l’apparato uditivo viene riconosciuta la sordità grave bilaterale con un grado d’invalidità dell’80%.
Ulteriormente si segnalano patologie quali infezione da HIV in fase avanzata, artrite reumatoide e patologie dell’apparato urinario inclusa l’insufficienza renale cronica terminale che necessita dialisi.
Questo ampio spettro clinico evidenzia lo sforzo legislativo volto a garantire sostegno alle persone gravemente affette. La documentazione medica assume quindi un ruolo chiave nell’accertamento dei requisiti necessari all’ammissione ai benefici: preparare accuratamente i documenti attestanti la gravità della propria situazione secondo i criteri definitivi è essenziale.