Sei tenuto a inviare questo modello in breve tempo, è obbligatorio o scattano le sanzioni

La comunicazione tramite il Modello RED è essenziale per l’INPS, poiché consente di calcolare con precisione gli importi spettanti.

Per chi preferisce un aiuto nella compilazione, i patronati e i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) offrono supporto qualificato, rendendo il processo più semplice per chi non ha familiarità con le procedure digitali.

Sei tenuto a inviare questo modello in breve tempo
Modello obbligatorio da inviare all’INPS (ilmaggiodeilibri.it)

L’errata dichiarazione o il mancato invio del modello possono portare a pesanti sanzioni, tra cui la trattenuta dell’intero importo annuo della pensione per l’anno di riferimento. In altre parole, un ritardo o un errore nell’invio può tradursi in una sospensione o riduzione del trattamento fino a quando non verrà recuperato l’importo sanzionato.

Modello obbligatorio da inviare all’INPS

Il Modello RED rappresenta un adempimento fondamentale per i pensionati italiani che percepiscono redditi da lavoro autonomo. Questo documento deve essere comunicato all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) per la corretta determinazione della pensione. L’obbligo di presentare questo modello risponde alle normative sul cumulo pensionistico, che stabiliscono specifiche modalità di dichiarazione per evitare sanzioni economiche pesanti. La scadenza stabilita per l’invio del Modello RED è il 31 ottobre 2024, una data da segnare in rosso sul calendario di tutti coloro che sono tenuti a presentarlo.

modello è obbligatorio o scattano le sanzioni
Cosa inviare all’INPS (ilmaggiodeilibri.it)

Questo processo è particolarmente importante per i pensionati che continuano a lavorare o a ricevere compensi per attività autonome. Per agevolare i pensionati in questo adempimento, l’INPS offre diversi canali per l’invio del Modello RED. Una delle modalità più accessibili è il portale online dell’INPS, dove i pensionati possono accedere e compilare il modello autonomamente utilizzando credenziali di sicurezza come SPID, CIE o CNS. Inoltre, l’INPS fornisce una versione precompilata del Modello RED, particolarmente utile per coloro che hanno una situazione reddituale semplice e stabile. Questo documento, già parzialmente compilato, permette ai pensionati di verificare e confermare i dati, riducendo il margine di errore e il tempo necessario per completare l’operazione.

Non tutti i pensionati sono obbligati a presentare il Modello RED. Esistono infatti delle esenzioni che riguardano specifiche categorie, tra cui i titolari di pensione o assegno di invalidità con decorrenza entro il 31 dicembre 1994, i pensionati di vecchiaia, i titolari di pensioni contributive di vecchiaia, e coloro che hanno ottenuto il pensionamento anticipato o che rientrano nei programmi di prepensionamento dopo il 1° gennaio 2009. Anche i pensionati invalidi con almeno 40 anni di contributi accumulati sono esenti dall’obbligo, includendo nei conteggi anche eventuali contributi versati dopo il pensionamento, purché utilizzati per il calcolo di supplementi pensionistici.

Comprendere chi rientra tra gli obbligati a presentare il Modello RED e chi, invece, può evitare questo passaggio è cruciale per evitare spiacevoli sorprese e sanzioni. I pensionati che si trovano nella condizione di dover inviare il Modello RED devono prestare particolare attenzione alla scadenza del 31 ottobre 2024 per garantire la continuità del trattamento pensionistico senza penalizzazioni. La disponibilità di canali diversi per l’invio del modello, tra cui il portale INPS e il supporto di patronati e CAF, offre ai pensionati una certa flessibilità, permettendo loro di scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

In definitiva, il rispetto delle scadenze e l’accuratezza nella compilazione del Modello RED sono elementi chiave per evitare sanzioni e garantire la corretta corresponsione della pensione. Questo adempimento non solo assicura il rispetto delle normative sul cumulo pensionistico, ma tutela anche i pensionati da eventuali perdite economiche derivanti da errori o ritardi nella comunicazione dei redditi.

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